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ITINERARI DELL'OGLIASTRA

L'Ogliastra è uno di quei luoghi meravigliosi in cui, fra montagna e mare, ogni curva è la scoperta di un paesaggio diverso. C'è l'imbarazzo della scelta per visitare il vasto territorio della provincia: dalla gita in barca lungo la splendida costa, alle passeggiate a cavallo, all'arrampicata sulle splendide rocce di porfido o immersi nella selvaggia montagna, fra una fauna e una flora selvaggia, a ridosso di luoghi di incontaminato fascino.

Cale del Golfo di Orosei

Come si può vedere dalla cartina qui a lato, le spiagge del Golfo di Orosei sono davvero tante. Si possono raggiungere con uno dei tanti traghetti che hanno partenza o da Santa Maria Navarrese o da Arbatax. Per chi volesse queste ultime spiagge possono essere raggiunte anche via terra con percorsi a piedi che possono variare dalle 2 alle 5 ore di cammino. La fatica sarà senza dubbio ricompensata dagli splendidi scenari cui ci si troverà di fronte. Escursioni in barca nel Golfo di Orosei: 40 km di costa , un territorio, racchiuso fra mare e montagna con scenari paesaggistici unici nel suo genere. Un mare limpido e cristallino, soleggiate spiagge alternate a maestose scogliere che dominano il mare rendono questo tratto di costa la più bella e selvaggia della Sardegna, uno degli ultimi paradisi naturali dove ammirare la guglia di Pedra Longa, le spiagge di Cala Goloritzè, Cala Mariolu Cala Biriola, Cala Sisine e Cala Luna.
Escursioni in barca nel Golfo di Orosei: 40 km di costa , un territorio, racchiuso fra mare e montagna con scenari paesaggistici unici nel suo genere. Un mare limpido e cristallino, soleggiate spiagge alternate a maestose scogliere che dominano il mare rendono questo tratto di costa la più bella e selvaggia della Sardegna, uno degli ultimi paradisi naturali dove ammirare la guglia di Pedra Longa, le spiagge di Cala Goloritzè, Cala Mariolu Cala Biriola, Cala Sisine e Cala Luna.

Escursioni con il barcone


CALA LUNA

Si può arrivare via mare da Santa Maria Navarrese o Arbatax con gommoni o barconi. E' possibile Il tragitto via terra, è sicuramente una bellissima esperienza ma dura ed è consigliabile vivamente una guida E’ un concentrato di bellezza mediterranea infatti secondo molti è la più bella cala del Mediterraneo. Arrivando in barca saltano all’occhio le alte pareti calcaree che si aprono all'improvviso, di fronte si delinea una verde e profonda valle (codula) che conduce lo sguardo dal mare verso l'interno montano. Si possono notare 6 grottoni, grandi spelonche che si aprono, nella parete calcarea, proprio sulla spiaggia. Sulla spiaggia un boschetto caratteristico di oleandri rosa nasconde parzialmente alla vista il ruscello che scorre nella codula. Non mancano i servizi come punto ristoro, affitto attrezzatura snorkeling, pattini, canoe.


CALA SISINE

Cala Sisine è posta Fra Cala Luna e Cala Biriola Si può Arrivare via mare partendo da Arbatax, S. Maria Navarrese e da Cala Gonone, via terra da Baunei: Arrivate all'altopiano del Golgo, seguendo le indicazioni dal centro del paese. Arrivati al Golgo, seguite le indicazioni per Cala Sisine. Mezz'ora di marcia da quando lascerete l'auto: è un trekking abbastanza piacevole in quanto non sono presenti dei grossi dislivelli, anzi il percorso è abbastanza pianeggiante ed agevole e non presenta nessun problema di orientamento in quanto è molto evidente. Il percorso è consigliato anche per gli amanti della Mountain Bike con partenza dalla chiesa di San Pietro o per i più temerari direttamente dall’abitato di Baunei.

Se arrivate dal mare: due costoni scoscesi, scendono verso la spiaggia uno da destra l'altro da sinistra; si incontrano nel punto medio della linea di sabbia, delineando uno spicchio triangolare di cielo. La spiaggia bianca, composta da alcuni tratti di sabbia finissima ed altri di ciottoli levigati , divide l'acqua turchese dal verde cupo della macchia mediterranea che ricopre i costoni. Alte pareti a picco sul mare abbracciano cala Sisine.

Da Cala Sisine è possibile fare l'escursione a piedi da "Su Loriscadorgiu" a "Sa Ena" passando per "S’Istrada Longa".



CALA BIRIOLA

Posizionata fra Cala Sisine e Cala Mariolu. Si può arrivare via mare da Arbatax, S. Maria Navarrese e da Cala Gonone. L'accesso via terra è riservato solo agli esperti e agli appassionati del trekking per l'arduo percorso per raggiungerla. Infatti per raggiungere l'affascinante cala, a prima vista impossibile, bisogna superare alcuni passaggi aerei su iscale 'e fustes (caratteristici passaggi su legni di ginepro), su roccette e addirittura su una più moderna scala in ferro. Il percorso non è difficile ma non tutti trovano i "passaggi chiave" unici e obbligati per arrivare a destinazione!! Cala Birìola, il nome ha un suono strano ma una volta arrivati un piccolo arco di pietra sul mare, la sabbia di bianco calcare, le rocce marmoree, i ginepri e la macchia arborea sulle rocce vi stupiranno. Una miriade di colori ,blu cobalto, azzurro zaffiro, verde smeraldo, tutti appartenenti ad un unico ambiente.

CALA MARIOLU o ISPULIGIDENIE

Posizionata fra Biriola e Goloritzè. Si può arrivare via mare da Arbatax, S. Maria Navarrese e da Cala Gonone."Ispuligi de nìe" è il nome che gli abitanti di Baunei hanno dato a questa Cala: significa polvere di neve, migliaia di piccoli liscissimi sassolini di marmo bianco, è la neve di Ispuligidenìe. Molto rilassante sdraiarsi sulla spiaggia e ascoltare la dolce musica dei sassolini mossi dall'acqua. La striscia di sabbia è sovrastata da un'immensa scarpata di calcare ricoperta dalla macchia mediterranea. Il paesaggio è incantato; il cielo solcato dal volo dei falchi. I piccoli ciottoli bianchi che nelle ore più calde si arroventano. Portatevi dietro un paio di calzature comode e antiscivolo. Se amate il sole ricordate che la posizione della cala vi assicura la tintarella solo di mattina e primo pomeriggio, il resto della giornata è "in ombra". L'accesso via terra è riservato solo agli esperti e agli appassionati del trekking. Dal Golgo fino a Ispuligidenie è percorso è affascinante, si passa tra vecchi scaloni, archi di pietra e bosco di lecci. Vecchio sentiero percorso prima da pastori, infatti è facile incontrare vecchi ovili e poi dai carbonai.

CALA GOLORITZÉ

E' la prima cala che incontra chi arriva da sud, si trova a circa 3 km dopo Capo Monte Santo. Nominata "Monumento Nazionale Italiano" nel 1995, la spiaggia di Goloritzè, oltre ad essere la è più protetta è anche la più fotografata dell'Ogliastra, unica nel suo genere grazie anche a una miriade di sassolini bianchi. L’itinerario che scende al mare è costituito da un paesaggio ancora selvaggio, tra gigantesche pareti di roccia domina la fitta e profumata macchia mediterranea. Dal parcheggio dove lascerete l'auto, avrete 1 ora e mezza buona di marcia. Camminando sulla roccia calcarea il sentiero attraversa un breve tratto pianeggiante che riprende a scendere, attraversando un luogo ombreggiato da splendidi esemplari di leccio, alti fino a 30 metri. E’ una delle scalate più affascinanti d'Europa.
Dal parcheggio, si sale per circa 100 m di dislivello e dopodiché da circa 500m di quota si scende fino al mare. Visto anche il dislivello, la fatica al rientro si fa sentire. Mettete un buon paio di scarpe da ginnastica, o meglio ancora dei scarponcini da trekking. Nel percorso si trova, roccia, sassi, percorso sconnesso, calcare, terriccio polveroso. Non è difficile incontrare capre, asini e maiali selvatici. A questo punto se l’escursione è compiuta nel periodo estivo potrete concedervi un tuffo nell’acqua turchese, incredibilmente trasparente. Il sentiero per Cala Goloritzé è il più semplice tra quelli che conducono alle cale del golfo. Se i bambini sono abituati a camminare non avranno problemi. Portatevi tanta acqua appresso!

Cartina del golfo di Orosei con le sue cale

Costa del golfo di Orosei

Trekking a Cala Luna

Trekking a Cala Sisine

Trekking a S'Istrada longa

Trekking a Cala Mariolu

Coili - Trekking a Cala Mariolu

Trekking a Cala Goloritzè

Trekking a Cala Goloritzè

Trekking a Cala Goloritzè

Climbiling sulla aguglia di Goloritzè

Escursioni con il Trenino Verde

Da Lanusei, paese arroccato sulla montagna, a 10 minuti dall'agriturismo, passa il vecchio "Trenino Verde": percorre i luoghi più belli e impervi della nostra isola, partendo da Arbatax, stazione ferroviaria sul mare, attraversa i territori di Girasole, Villagrande, Elini, Arzana, Ilbono e Lanusei. Il paesaggio è un alternarsi di emozioni, un percorso che si snoda per 150 Km coprendo la tratta Mandas-Arbatax, la linea turistica più lunga d'Italia, e attraversa la Barbagia e l'Ogliastra. Tappe fondamentali nell'itinerario del trenino verde sono l'oasi naturalistica di Montarbu, tra i profumi e i colori di un ambiente incontaminato, il sito minerario di “Fundu e Corongiu”, il complesso del Monte Tonneri, e tante altre.


Passaggi del Trenino Verde

Sentieri in montagna

A piedi, in bicicletta, a cavallo, in macchina e in fuoristrada potrete percorre itinerari di trekking alla scoperta di luoghi che non si dimenticano facilmente; potrete camminare nella montagna seguendo il corso di fiumi sotterranei tra boschi secolari, fiori, animali selvatici.

I sentieri più importanti

Una descrizione più approfondita è sul sito della Regione Sardegna


L'anello di Perda Liana può essere considerato uno dei percorsi più coinvolgenti per la suggestiva presenza dell'imponente torre calcarea. Esso rappresenta un punto di snodo molto importante nel complesso intrico dei sentieri.

Sentiero delle aquile - Nuraghe Serbissi Il sentiero, che passa attraverso luoghi di notevole interesse paesaggistico, inizia nei pressi del piccolo centro di Gairo Taquisara. Il percorso presenta punti di interesse naturalistico, come la Valle Scistosa del Rio Pardu e la Scala di San Giorgio di Osini e archeologico per la presenza di numerosi Nuraghi tra cui il complesso di Su Serbissi.

In un contesto di selvaggio splendore un posto di primo piano spetta al suggestivo ed incantevole tacco di "Tisiddu" che si affaccia austero sul centro abitato di Ulassai, riflettendo sulle case la grandiosità delle sue vertiginose pareti che raggiungono quasi i cento metri di altezza.

Il sentiero dedicato all'artista Maria Lai si può dividere in due tratte: la prima, circa 2 Km, quasi interamente su sterrato, che porta alle opere di Maria Lai ed alle Grotte di Su Marmuri e la seconda, che chiude ad anello fino al punto di partenza (circa 1 Km), su strada asfaltata.

Vista da Su Serbissi

Montarbu - Perda 'e Liana

Santa Barbara - Le cascata Lequarci

Tacco di "Tisiddu"

Trekking della Barbagia all’Ogliastra

Andando nel cuore della Sardegna, ossia nella Barbagia, si possono visitare alcuni dei posti più suggestivi sia di interesse storico che naturalistico. L’incanto del Villaggio Nuragico di Tiscali, racchiuso nella montagna, e l’aspra Gola di Gorropu, la più imponente voragine naturale d'Italia e d'Europa, sono i simboli più incantevoli e impressionanti dei monti del Gennargentu. Il territorio è caratterizzato da una morfologia complessa e aspra con valli profonde, intensamente frastagliate dette codule, che sfociano a mare interrompendo le pareti calcaree costiere in un paesaggio caratterizzato da rupi, falesie, profonde gole, doline e inghiottitoi. Le vie di comunicazione sono esigue e percorribili con difficoltà. Il tutto è testimoniato dal fatto che gli unici edifici preservati nella zona siano le antiche capanne dei pastori sardi, chiamate cuiles, edifici isolati fatti di pietra e legno che per secoli sono stati i rifugi dei pastori, dove venivano allevate capre, pecore e maiali. Sotto il profilo floreale, l'ambiente si caratterizza per la presenza della peonia o Rosa peonia, una pianta perenne erbacea dai grandi fiori di colore porpora. Nella flora del Supramonte sono diffuse le varietà tipiche della macchia mediterranea quali foreste di leccio, il tasso, il ginepro e l'agrifoglio, alberi di fillirea, acero minore, corbezzolo. eriche, cisti, lentisco, terebinto, e ginestra dell'Etna. Il Supramonte è inoltre l'habitat ideale per diverse specie della fauna sarda, in particolare il muflone, cinghiale, volpe, ghiro, gatto selvatico, martora, aquila reale e il falco della regina. Di notevole interesse sono i siti archeologici disseminati nel territorio: nuraghi, capanne nuragiche, tombe dei giganti collocati in posizioni strategiche sul territorio.

Gola di Gorropu